Il Palazzo Imperiale o Palazzo dell’ Arena: vicende storiche

A. Sanseverini (sec. XVIII ex. - XIX in.)

 

Prospetto del Collegio Lalatta riguardante la strada Maestra detta di S. Michele.

Disegno a matita e inchiostro, acquerellato a colori su carta. Parma, Archivio di Stato.

Prospetto del Collegio Lalatta di fianco che guarda il Castello

Disegno a matita e inchiostro, acquerellato a colori su carta. Parma, Archivio di Stato.

Notizie certe di una residenza parmigiana dell’imperatore, la “ Corte Regia”,  si hanno già dall’877. Si tratta di un palazzo fortificato ed è sede prima del conte dei Franchi e poi del vescovo-conte. In seguito, se ne perde  ogni traccia e questa area diventa sede della Cattedrale. La sede del nuovo palazzo imperiale, costruito per ospitare l'imperatore Federico Barbarossa, è indipendente sia dall'ambito vescovile che da quello comunale.

1158 Nasce sulle rovine dell'antico anfiteatro romano e per questo si chiama Palazzo dell'Arena. E' fuori le mura, fortificato, circondato da giardini e viali alberati.

1162-64 Il palazzo è terminato. La strada che dalla città porta al palazzo forse da allora si chiama Borgo Regale, fa parte di un ventaglio di otto strade che partono dal palazzo e testimoniano la sua importanza.

1164 Il palazzo è sicuramente terminato ed accoglie Federico Barbarossa e la sua corte di principi e baroni tedeschi alla cui presenza lo Svevo riceve ambasciatori e tratta affari di stato.

1176 Federico I è sconfitto a Legnano dalla Lega Lombarda di cui fa parte anche Parma, ma i parmigiani conservano il palazzo come residenza imperiale anche dopo la morte dell'imperatore.

1217 Il Comune si appropria del palazzo e lo fa restaurare.

1226 L'imperatore Federico II vi alloggia ripetutamente.

1247-48 Parma si ribella all'imperatore e lo sconfigge. Da questo momento in poi cessa il predominio dei ghibellini ed anche il palazzo decade.

1255-1316 Gli statuti fissano multe per chi spoglia il palazzo, che deve essere in condizioni di completo abbandono, è “manomesso, smattonato, spogliato di assi, degli alberi che gli fanno corona e deposito di immondizie e di carogne di animali “.

1335 Finisce in mano a privati. La prima a comprarlo è la famiglia dei da Correggio, che lo fa “acconciare e rifare”.

1530 La famiglia Lalatta lo acquista e col passare degli anni lo “rifabbrica”, lo ristruttura, lo orna con pitture, ecc.

1624 Viene aggiunta una nuova ala.

1755 Si segue un testamento dei Lalatta che stabilisce che mancando degli eredi diretti il Palazzo dell’Arena venga trasformato in Collegio Lalatta, destinato ad accogliere studenti sforniti di mezzi e meritevoli di continuare gli studi.

1831 Maria Luigia d’Austria, Duchessa di Parma, unisce al Collegio Lalatta il Collegio dei Nobili, trasformandoli in un nuovo unico istituto che porterà il suo nome “Collegio Maria Luigia”. Il palazzo mantiene tuttora questa funzione.

da COMUNE DI PARMA, Parma e il suo Comune, Grafiche STEP, 1986, pag. 41.