Intervista a Gianluigi Buffon

 

 

1)  Quali classi hai frequentato al Maria Luigia?

Al Maria Luigia purtroppo solo la terza media perchè sono arrivato da Carrara a 12 anni.

2) Quando sei venuto a Parma? Perchè hai scelto questa scuola?

    Sono venuto a Parma principalmente per giocare a calcio, e ho  scelto questa scuola perchè tutti i ragazzi      del Parma all' epoca erano ospiti del Convitto Maria Luigia e tornava utile frequentarvi anche la scuola.

3) Com'era la tua giornata in convitto?

Era una giornata all'insegna dello studio e dell'educazione anche se noi calciatori ci stavamo poco perchè al pomeriggio andavamo a giocare e ad allenarci. Quando tornavamo ci si riuniva in una saletta a studiare, a fare i compiti e a far  quello che dovevamo.

4) Cos' ha significato per te così giovane stare in Convitto e lontano dalla famiglia?

Ha significato crescere prima, maturare prima, anche se in certi momenti si sentiva la mancanza dell'affetto della famiglia, il supporto al quale potevi appoggiarti nei momenti critici.

5) Come hai conciliato il calcio e lo studio? Hai avuto bisogno dell'aiuto dell' educatore qualche         volta?

    E' chiaro che l'aiuto di una persona più grande (anche un educatore) è utile sempre, è sempre ben            accettata, però     in via di massima fino alla seconda superiore sono riuscito a fare tutto abbastanza bene da solo.

6) Quali persone ricordi o a quale sei rimasto più affezionato?

In Collegio ho conosciuto tanti ragazzi ai quali sono rimasto affezionato perchè abbiamo passato molto tempo insieme e abbiamo vissuto insieme. Mi ricordo anche gli educatori... Russo, Orlandini, Seidita...a cui sono  ancora legato; nonchè Petrillo, che era il Rettore.

7) Hai ancora contatti con i vecchi compagni o educatori?

Sì, ogni tanto li vedo per strada per cui ci salutiamo, parliamo perchè è rimasto sempre un buon rapporto, quello è stato un periodo della mia vita in cui vedevo più loro che i miei genitori.

8) Quali belle esperienze hai ricavato dalla scuola?

Della scuola ho tutte belle esperienze, perché sono vissuto a contatto con i ragazzi della mia età e sono riuscito a far bene il mio lavoro. Mi sono divertito e ho stretto bei rapporti d'amicizia.

9) Hai mai avuto qualche brutta esperienza?

Di brutte esperienze ne ho avute poche anche perchè io non sono uno che se le va a cercare, anzi, cerco sempre di evitarle.

10) Com'erano divise e strutturate le squadre allora?

Allora c'erano tre squadre: la prima, dove c'erano i più grandi; la seconda dove c'erano i medi e la terza i più piccoli. Io ho incominciato dalla  terza e ho finito in seconda, poi sono andato a vivere da solo.

11) Conosci bene il Convitto?

Sì, conosco bene le stanze delle squadre dove vivevo, sono andato anche al Convitto Europeo, sono andato giù nella sala giochi, in palestra...e penso di conoscere ogni centimetro dell’Istituto, perchè sono stato lì tre o quattro anni.

12) Quali stanze hai visto? Quale ti piace di più?

    Ho visto una volta il teatro dove mi sono recato per una conferenza.

13) La sua storia e i suoi tesori artistici?

Quelli un po' meno! Perchè quando sei piccolo non t'interessa neanche sapere queste cose. Mi piacerebbe visitare ora la parte del Convitto più antica e conoscerne la storia. Se mi invitate, verrò volentieri.

14) Che rapporti avevi col Rettore? Ci sono mai stati scontri?

Il Rettore era una persona non dura, alla quale piaceva la buona educazione, le buone maniere e il buon senso dello studio che cercava di responsabilizzarti e farti capire che anche se all'anagrafe eri un ragazzo dovevi cercare di diventare uomo.   Quando andavo da lui avevo sempre un certo timore nei suoi confronti anche se mi spiegava le cose in maniera decisa, riuscivo a capire che lo faceva a fin di bene e lasciava trasparire sempre un po' di affetto nei miei confronti. Di scontri fra noi non ce ne sono mai stati perchè non davo fastidio più di un tanto,  magari facevo le mie piccole “cavolate”, come fa ogni ragazzo.

15) Ti è dispiaciuto andartene via? Perchè?

Subito, quando sono andato via, no, però più tardi, mi sono accorto che i momenti che ho passato sono stati belli e li ho rimpianti.

16) Se in futuro tu fossi ancora a Parma, manderesti tua figlia o tuo figlio al  Maria Luigia?

Sicuramente si perchè è una scuola che conosco, ho fiducia dell’Istituto in generale e di tutte le persone che ne fanno parte.

17) In quale occasione sei ritornato in convitto?

Sono tornato tre o quattro volte a trovare gli educatori e qualche ragazzo che è rimasto lì e che conoscevo; poi una volta che ho tenuto una piccola conferenza in teatro.

18) Quando hai incontrato i ragazzi della scuola che impressione ti hanno dato?

Sinceramente non posso dare la mia impressione di allora, nel senso che non mi ricordo come ragionavo io all'epoca per cui non posso fare neanche un  paragone, però i ragazzi mi sono sembrati svegli, magari più grandi della loro età, però con questo non vuol dire più maturi.

19) Quale messaggio vuoi inviare a noi ragazzi che ci troviamo a vivere in una società  con tanti         problemi e pericoli?

Penso che se uno si fascia la testa prima di incominciare è un problema che, soprattutto nuove leve come siete voi, devono cercare di poter dare un'impronta e dare una mano affinchè problemi e pericoli non ci siano più.